Altitudine: 319 m – Abitanti: 2.150
Piandimeleto è un piccolo comune posto su un pianoro dell’alta valle del Foglia che conserva ancora oggi l’antico centro storico con le mura, le vie ortogonali, le “porte del morto” e il bel Castello dei Conti Oliva. Il suo nome deriva dall’antico Planus Mileti, castello concesso in feudo da Papa Gregorio IX° ai Conti Oliva, famiglia di origini germaniche scesa in Italia sul finire del X° secolo, a seguito dell’imperatore Ottone III°. Tornò in possesso della Chiesa solo nella seconda metà del sec. XVI°, dopo l’estinzione della casata degli Oliva. I primi Oliva di cui si ha certezza storica furono i fratelli Sforza: Bisaccione ed Ugolino Signori nel 1234 di Antico, Piagnano ed altri castelli; Conti per investitura imperiale, ghibellini e ribelli al Papa nei territori dello stato pontificio. Solo nel 1377, la concessione del Vicariato apostolico ad opera di Gregorio XI°, diede forma legale alla Signoria degli Oliva che acquisì, tra gli altri il Castello di Piandimeleto, destinato a divenire il cuore di questa piccola Corte. Alla fine del 1400, nel periodo di massimo splendore, la Signoria comprendeva i Castelli di Campo, Piandimeleto, Pirlo Piagnano, Pietracavola, Lupaiolo, Monastero, San Sisto, Petrella Guidi e Antico. Gli Oliva furono Capitani d’Arme, Governatori per la Repubblica di Siena, Capitani del Popolo di Firenze e Luogotenenti di Sansepolcro. Fra tutti, Carlo I fu, forse, il personaggio più significativo della famiglia: uomo di Lettere ed Arti, poeta egli stesso, leale e valoroso soldato, amico di Lorenzo De’ Medici e Federico Da Montefeltro. Egli seppe ben amministrate virtù e fortuna, anche investendo cospicue somme di denaro nella riedificazione del Palazzo di Piandimeleto, nella costruzione del Mausoleo di Montefiorentino e nella Chiesa di Sant’Agostino.
Il Percorso storico culturale proposto ed evidenziato in cartografia, può essere seguito iniziando da qualsiasi punto si voglia. Esso tocca tutti gli elementi di maggior interesse del comune: dagli edifici storici, ai luoghi di culto, ai centri culturali. Con un “click” su ciascun di essi si possono inoltre ottenere tutte le informazioni essenziali per garantirsi una bella visita che voglia essere anche culturalmente vivificante.
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