Altitudine: 354 m – Abitanti: 10.157
Le origini della città di Matelica risalgono al Paleolitico. Gli Umbri, popolazione indoeuropea, già nel 2000 a.C. si erano stanziati nella valle del fiume Esino, dove sorge la città. La nascita vera e propria del centro abitato è però fatta risalire all’incontro delle popolazioni umbre con quelle picene. I Piceni, popolo proveniente dall’Abruzzo e dall’ascolano, costruirono il primo centro abitato vero e proprio, sfruttando gli insediamenti primigeni. Dagli inizi del III sec. a.C., il territorio viene interessato dalla conquista romana che porterà, intorno alla metà del I sec.a.C., alla nascita del “Municipium di Matilica”, il cui nome è stato ereditato dall’attuale Matelica. Aggregata, sotto il dominio longobardo, al ducato di Spoleto viene trasformata poi in castello. Si eresse a libero Comune intorno al 1150, quando i cittadini sostituirono i Consoli ai conti feudatari dell’impero tedesco. Nel 1266, con il ristabilimento dell’autorità pontificia nella Marca, Matelica passa sotto le dirette dipendenze della Santa Sede. Dalla fine del sec. XIV fu soggetta alla famiglia Ottoni, vicari pontifici. In quel periodo una delle principali fonti di ricchezza erano le fabbriche dei panni di lana. Tale attività, dopo il ritorno nel 1578 sotto il diretto dominio della Chiesa, ebbe un forte declino che in seguito all’invasione francese prima e alle lotte per l’unità nazionale poi, portarono a un suo completo decadimento tanto che, alla fine, restarono attive solo alcune piccole concerie della pelle.
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