Altitudine: 535 m – Abitanti: 4.914
L’origine del centro abitato di Arcevia è legato secondo la tradizione all’epoca dell’invasione dei Franchi guidati da Carlo Magno (VIII/IX sec. d.C.). In verità, la prima notizia di un nucleo fortificato sul Monte Cischiano è del 1130. Lo sviluppo di questo primitivo abitato, che sorgeva nei pressi dell’attuale Porta di S. Lucia, ebbe inizio con la nascita del Comune (1201), che prese poi il nome di Rocca Contrada; fu un’espansione rapida, che permise il saldarsi, tra il 1200 e 1300, del nucleo abitato con i resti di un’altra fortificazione “Turris Rupta”, esistente sin dal XII sec. sulla sommità opposta del crinale, dove sarà poi edificato il cassero (l’attuale terzo piano del Giardino Leopardi). Nonostante che fosse lacerato dalle lotte di fazione interne per la presenza di numerose famiglie signorili, il comune attuò una forte politica espansiva assoggettando molti castelli e ville circostanti. Dalla fine del 1200 si schierò con la Chiesa, di cui divenne importante presidio strategico. Solo per un breve periodo ritornò possesso dei filo-imperiali: nel 1326 venne occupata dai ghibellini fabrianesi che instaurarono la signoria dei Chiavelli. Il dominio durò fino al 1338, quando Alberghetto, figlio di Tommaso, fu costretto a restituire al Comune il controllo del cassero e a rinunciare alla signoria. Questo non offuscò la rilevanza politico-militare del centro montano testimoniata dai dati della Descriptio Marchiae Anconitanae, fatta redigere dal Vicario Pontificio Cardinale Albornoz nella seconda metà del 1300, dove Rocca Contrada compare tra le città mediocres, quinta per importanza tra quelle dell’attuale provincia di Ancona, con una popolazione di 1.200 fuochi (circa 5.000 persone). Agli inizi del 1400, a causa della sua posizione strategica, divenne campo di contesa fra i Malatesta e Braccio da Montone, sotto la cui signoria si pose fino al 1424. Dopo un breve periodo in cui Rocca Contrada ritornò possedimento della Chiesa, Francesco Sforza la occupò (1434) e vi instaurò il suo dominio fino al 1445, quando un forte esercito guidato da Sigismondo Malatesta, alleatosi con il Papa, liberò definitivamente il castello. Nel 1449 Papa Nicola V conferisce al Comune il titolo di Propugnaculum Ecclesiae, per la fedeltà dimostrata nei secoli e per l’importante ruolo avuto nella lotta contro gli Sforza. Dopo questo evento l’importanza strategica e militare venne meno e il prestigio di Rocca Contrada decadde lentamente. Rocca Contrada assunse poi il nome di Arcevia, con il titolo di città, con lettera apostolica del 16 settembre 1817 firmata da papa Pio VII°.
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