Altitudine: 231 m. – Abitanti: 7.207
L’antica “Cameranum”, o “Camuran”, o “Camborano” o, più semplicemente, “Camburan” come viene chiamata in termini dialettali, ha antichissime origini. Il primo insediamento umano documentato nella zona risale al periodo tra il VII° e il IV° millennio a.C., ed era abitato dagli antichi Piceni. In seguito, tale territorio passò al controllo dei Romani. Nel Medioevo, fra l’ VIII° ed il IX° sec., tutta la zona dell’Anconetano divenne parte della Pentapoli bizantina. Il territorio di Camerano venne quindi suddiviso in diversi possedimenti ecclesiastici. E’ del 1177 la prima documentazione relativa al toponimo “Castello di Camerano” che risulta appartenesse al Comitato di Osimo ed alla Diocesi di Numana. Nel 1198, poi, il paese figurava, per la prima volta, come comune indipendente, appartenente alla lega dei comuni creata per contrastare Marcovaldo inviato da Enrico VI°. Nel 1625 nasceva a Bagacciano (parrocchia di S. Germano) Carlo Maratti, pittore e incisore, sicuramente il più illustre cittadino di Camerano. Dopo una lunga vita, passata per lo più a contatto con le maggiori famiglie romane, Maratti (detto anche “il Maratta”) moriva nella Roma dei Papi nel 1713. Dieci anni dopo la morte dei Maratti nasceva a Camerano un altro personaggio di sicuro rilievo: Giuseppe Pasquali Marinelli, poeta latinista, possessore di un importante patrimonio librario conservato nell’attuale biblioteca comunale. Nel 1860, dopo la battaglia di Castelfidardo e la sconfitta dell’esercito pontificio, il paese venne occupato dai Piemontesi che la annessero al Regno d’Italia.
Il Percorso storico culturale proposto ed evidenziato in cartografia, può essere seguito iniziando da qualsiasi punto si voglia. Esso tocca tutti gli elementi di maggior interesse del comune: dagli edifici storici, ai luoghi di culto, ai centri culturali. Con un “click” su ciascun di essi si possono inoltre ottenere tutte le informazioni essenziali per garantirsi una bella visita che voglia essere anche culturalmente vivificante.
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