Serra San Quirico


Altitudine: 300 m – Abitanti: 3.036

Una città di pietra adagiata su una costa rocciosa, dalle sembianze di una nave con la prua rivolta verso la valle dell’Esino e con i monti che sovrastano l’antica fortezza, testimoni, nei secoli, delle vestigia di Serra: un passato importante che l’ingiuria del tempo non ha cancellato e che ancora oggi si coglie dall’osservazione attenta delle edificazioni civili e religiose, dell’impianto urbanistico della città  murata, dai centri rurali sparsi nel territorio del comune, ricchi di testimonianze di cultura. Ovunque regna il verde delle piante, i vivi colori della montagna, con le sue bellezze, le sue passeggiate, le sue dolci atmosfere di pace…

Le origini di Serra San Quirico risalgono a tempi assai remoti per la posizione chiave del luogo. I documenti storici ritrovati nel territorio parlano di epoche antichissime, con segni tangibili della civiltà  etrusca, picena e romana; oltre al ritrovamento di una necropoli di Galli Senoni. Si suppone che Serra sia sorta come caposaldo romano all’imbocco della Gola della Rossa, passaggio obbligato per Roma e punto di grande importanza strategica. Un primo insediamento di uomini, che si arricchì a poco a poco di edifici e fortificazioni; che crebbe e si consolidò all’ombra di Roma fino alla distruzione barbarica. Nel primo medio evo fu incorporata nell’esarcato di Ravenna e più tardi nella circoscrizione carolingia della Marca Inferiore. Inquadrata in questa sistemazione, Serra attende gli albori dell’anno mille, allorché, rinnovata nelle strutture e nello spirito, rinascerà  sotto l’impulso vigoroso del monachesimo, rappresentato da S. Romualdo Abate. Alle pendici dei Monti del Sole, sorge Domo, il primo dei quattro castelli serrani, circondato da mura che ne rivelano il carattere di antica fortificazione, fondato, si suppone, da alcuni osimani fuggiti dalla loro città  assediata dai barbari. Proseguendo verso levante si giunge a Castellaro, detto anticamente Rotorscio, dal nome della feudataria Rodossa. Domina un panorama vastissimo, dai monti di Pesaro ai colli fermani. I pochi e cadenti ruderi della rocca ed una parte ristrutturata dell’antico castello, ne raccontano ancora la millenaria storia. Poco più ad oriente, in vetta ad un alto colle, sorge Sasso, castello fortificato fin al 1200. Di antichissima storia, fu sede del capitano del Popolo, eletto ogni sei mesi. Serra S. Quirico Stazione, l’attuale grossa borgata adagiata sulla riva del fiume Esino e sede di un antico mulino, nacque intorno alla chiesa di S. Maria di Loreto, edificata nel XVII secolo per accogliere i viandanti che si accingevano ad attraversare la Gola della Rossa infestata di pericolosi briganti. Il 18 settembre 1841 il Borgo ebbe l’alto onore della visita pontificia di Gregorio XVI, proveniente da Loreto, il quale non avendo tempo di salire al castello si fermò nella chiesetta di Santa Maria di Loreto, accolto dai numerosi fedeli. Nell’anno 1865 per la stazione di Serra S. Quirico transitò il primo treno della ferrovia Ancona-Roma, tra gente vicina e lontana accorsa ad ammirare il progresso che avanzava.

Il Percorso storico culturale proposto ed evidenziato in cartografia, può essere seguito iniziando da qualsiasi punto si voglia. Esso tocca tutti gli elementi di maggior interesse del comune: dagli edifici storici, ai luoghi di culto, ai centri culturali. Con un “click” su ciascun di essi si possono inoltre ottenere tutte le informazioni essenziali per garantirsi una bella visita che voglia essere anche culturalmente vivificante.

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Serra San Quirico - Percorso storico-culturale - km a piedi 0,5

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Cartoteca Storica: 43.447947, 13.014653
Chiesa S. FIlippo Neri: 43.448001, 13.015321
Le Copertelle: 43.447399, 13.014624
Piazza della Libertà: 43.447738, 13.015156
Chiesa di San Quirico: 43.447259, 13.015593
Ex chiesa di Santa Maria del Mercato: 43.447706, 13.013490
Sede del Parco: 43.448031, 13.014544
Chiesa di Santa Lucia: 43.447879, 13.014724
Parcheggio: 43.447502, 13.013932
Stazione: 43.445689, 13.027161
Area sosta Via Serralta: 43.436642, 13.032553