I percorsi, denominati “Sentieri accessibili”, sono “Sentieri per Tutti” destinati ad un’utenza ampliata.
Opposta alla progettazione per disabili si consolidando, la progettazione per una utenza ampliata. L’approccio adottato considera l’uomo nella sua complessità di essere che nel corso della vita attraversa diverse età (da bambino ad anziano) e fasi, andando incontro a cambiamenti temporanei o permanenti (gravidanze, incidenti, ecc): un uomo che presenta caratteristiche lontane da quella “normalità” arbitrariamente definita.
Progettare per una utenza ampliata significa quindi considerare questa complessità come condizione di partenza, cercando di interpretare esigenze e bisogni di un ventaglio quanto più possibile vasto di utenti. In questo contesto, l’adeguamento alle prescrizioni normative relative all’abbattimento delle barriere architettoniche viene considerato un requisito minimo/limite da cui partire per migliorare e dare forma a spazi in cui gli aspetti estetico-formali sappiano affiancarsi a quelli funzionali. Il progetto per l’utenza ampliata supera il concetto del “progetto senza barriere” (Barrier-free design) perché non nasce dall’idea di eliminare o superare qualcosa, ma rappresenta un cambiamento più radicale, teso a riconsiderare in modo dialettico le modalità di progettare e realizzare oggetti e spazi.