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sito web: www.parcosanbartolo.it
email: comunicazione@parcosanbartolo.it
Anno d’istituzione: 1996
Superficie: 1.584,04 ha
Comuni interessati: Pesaro, Gabicce
Il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, ha una superficie totale di circa 1.600 ha e comprende la dorsale collinare che dal porto di Pesaro si estende fino a Gabicce Mare costituendo il primo promontorio che, provenendo dal Nord dell’Italia, si incontra sulla costa adriatica. Nel parco si possono riconoscere due macro-aree ben distinte dal punto di vista paesaggistico e ambientale: quella a valle della strada provinciale n° 44 denominata “Panoramica”, costituita da un dolce territorio rurale caratterizzato da un intreccio vitale e gradevole di coltivi, campi abbandonati rinaturalizzati, filari di alberi e siepi, e quella che dalla “Panoramica” scende fino al mare e che coincide, per gran parte, con il territorio dell’area floristica della falesia tra Gabicce e Pesaro, istituita ai sensi della L.R. 52/1974. Sia la falesia che la sottostante spiaggia costituiscono aree naturali di grande pregio, per la presenza di elementi di assoluto rilievo sia sotto il profilo geomorfologico che vegetazionale e faunistico. Nel loro insieme esse delineano un paesaggio particolarmente interessante caratterizzato da un continuo susseguirsi di speroni e valli intervallate da pareti strapiombanti verso l’azzurro del mare. Sul bordo esterno, la falesia risulta incoronata da una serie di pittoreschi e suggestivi borghi di altura come quelli di Santa Marina, Fiorenzuola di Focara a Gabicce Monte.
Floristicamente l’area risulta assai interessante anche per la presenza di specie rare come il lino marittimo che proprio nel San Bartolo ha l’unica stazione nelle Marche, il giunco e la carota delle scogliere, rintracciabili in poche altre località della costa marchigiana. Indimenticabili poi, nel periodo primaverile, le splendide fioriture di ginestra odorosa lungo le pendici del monte. Dal punto di vista vegetazionale nei boschi della zona prevale la Roverella che si associa all’orniello, all’acero ed all’olmo campestre.
Faunisticamente l’area è indicata come di importanza nazionale per lo svernamento di un gran numero di uccelli marini come gli smerghi, l’edredone, il cormorano, la strolaga, i cigni reali, le gru ed altri, oltre che quale punto importante lungo le rotte migratorie di alcuni importanti rapaci come il falco pecchiaiolo, quello di palude, e della rara albanella pallida; interessante è anche la presenza del falco pellegrino che è tornato a nidificare nell’area da qualche anno.
La rete dei percorsi sia ciclabili che pedonali, spesso ombreggiati dalle grandi querce, contribuisce inoltre a dare un un valore aggiunto alla realtà di questo particolare e suggestivo parco naturale